Un sistema immunitario forte può infatti neutralizzare i virus senza nemmeno manifestare sintomi. “Molte persone entrano in contatto con l’influenza ma non si ammalano grazie a un organismo ben allenato”, sottolinea il medico.
I consigli “della nonna”: vestirsi a cipolla e arieggiare le stanze
Un altro aspetto spesso trascurato riguarda il modo di vestirsi e la qualità dell’aria negli ambienti chiusi. “Vestirsi a strati permette di adattarsi meglio agli sbalzi termici – spiega Scotti – evitando sudorazione e raffreddamento improvviso, che irritano le mucose e favoriscono le infezioni respiratorie”.
Inoltre, nelle scuole e negli uffici “finché le temperature restano miti, è utile tenere mezza finestra aperta per garantire il ricambio d’aria”. Evitare il surriscaldamento degli ambienti è altrettanto importante: “Un’aria troppo secca irrita le vie respiratorie e le rende terreno fertile per i virus”.
Attenzione a bambini e nonni
Un richiamo particolare arriva per le famiglie: “Bambini e nipoti devono proteggere i nonni”, ricorda Scotti. “Se hanno sintomi o se a scuola ci sono casi influenzali, meglio lavarsi le mani spesso e indossare la mascherina quando li si incontra”.
Una stagione influenzale da non sottovalutare
Con l’autunno che avanza, i medici di famiglia invitano a non aspettare i primi sintomi. “Quest’anno l’epidemia sarà più intensa – avverte Scotti – e il modo migliore per proteggersi è agire prima: vaccino, igiene, alimentazione e buonsenso”.
Il messaggio è chiaro: l’influenza 2025 non va presa alla leggera. Con piccoli gesti quotidiani, dalla mascherina al bicchiere d’acqua in più, si può evitare che il virus colpisca con la stessa forza osservata in altri Paesi.



















