lunedì, Maggio 19

«Lunedì telefono a Putin». Trump, momento cruciale diplomatico

Queste condizioni sono considerate inaccettabili da Kiev, che teme che accettarle equivarrebbe a una capitolazione completa. Il presidente ucraino Zelensky, infatti, ha ribadito in più occasioni che senza sanzioni più dure e una maggiore pressione internazionale sulla Russia, il governo di Mosca non sarà disposto ad abbandonare l’aggressione militare.

La posizione europea: cautela e appelli all’unità

Dal lato europeo, le reazioni sono state variegate. Mentre il presidente francese Emmanuel Macron, intervenendo da Tirana, ha espresso fiducia nella capacità di Trump di fronteggiare la linea dura del Cremlino, le sue parole sono apparse più come un auspicio che una previsione concreta. Macron ha infatti dichiarato: “Sono certo che Donald Trump saprà affrontare il cinismo di Putin”, ma senza indicare una strategia chiara da parte dell’Europa.

Intanto, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha fatto sapere che la Russia presenterà presto una lista di precondizioni per avviare un cessate il fuoco, ma ha aggiunto che è ancora troppo presto per divulgarne i dettagli, in quanto le trattative sono riservate.

Trump, la carta (forse) decisiva

Molti analisti internazionali sostengono che Donald Trump potrebbe essere l’unico interlocutore occidentale che Putin considera seriamente, per ragioni sia politiche che personali. I due leader, per quanto diversi, condividono tratti comuni nello stile comunicativo e nella gestione del potere, cosa che potrebbe agevolare un eventuale dialogo diretto.

Tuttavia, resta da vedere se l’annunciata telefonata tra Trump e Putin sarà realmente in grado di cambiare l’attuale status quo. Lo stesso Peskov ha lasciato intendere che nulla è ancora certo, dichiarando: “Se un incontro o una conversazione diretta si renderanno utili, ve lo faremo sapere”.

Guerra, diplomazia e un fragile equilibrio

La situazione in Ucraina si conferma estremamente instabile. L’attacco con 273 droni nella notte scorsa è solo l’ennesima dimostrazione della volontà della Russia di continuare l’offensiva militare, mentre sul fronte diplomatico ogni passo avanti sembra subito vanificato da richieste irrealistiche o posizioni inconciliabili.

L’atteso colloquio tra Trump e Putin di lunedì potrebbe rappresentare un momento cruciale per la guerra in Ucraina. Se davvero si riuscisse a ottenere un cessate il fuoco, anche temporaneo, si potrebbe aprire la strada a un processo di pace più ampio. Ma per ora, tra attacchi aerei, trattative interrotte e tensioni internazionali, la pace appare ancora lontana.

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