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Restare in ambienti chiusi, evitando di uscire di casa se non strettamente necessario.
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Chiudere porte e finestre, sigillare camini e bocchette d’aria per impedire l’ingresso del fumo.
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Spegnere impianti di ventilazione e condizionamento, per evitare la circolazione dell’aria contaminata.
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Non stendere indumenti all’esterno e non esporsi su balconi o terrazzi per osservare la nube.
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Lavare accuratamente frutta e verdura coltivate nelle zone limitrofe prima di consumarle.
Nel caso in cui ci si trovi nei pressi della nube, è consigliabile coprire naso e bocca con un panno umido e cercare immediatamente riparo in luoghi chiusi. Inoltre, chiunque avverta sintomi come bruciore alle vie respiratorie, difficoltà respiratorie o irritazioni, deve contattare il proprio medico o recarsi al pronto soccorso più vicino.
Attivato il Centro Coordinamento Soccorsi
Le prefetture di Napoli e Caserta hanno attivato il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS), coinvolgendo la Protezione Civile regionale, i sindaci dei comuni interessati e le aziende sanitarie locali. L’obiettivo è garantire un monitoraggio costante dell’evoluzione dell’emergenza e coordinare gli interventi necessari per tutelare la popolazione.
L’Arpac monitora l’inquinamento atmosferico
Anche l’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) è stata immediatamente allertata ed è intervenuta sul posto per valutare la qualità dell’aria. I tecnici hanno posizionato un laboratorio mobile nei pressi dell’abitato di Pascarola per effettuare rilievi orari delle principali sostanze inquinanti, tra cui:
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Particolato sottile PM10 e PM2,5
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Monossido di carbonio
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Composti aromatici volatili come benzene, toluene e xilene
Inoltre, l’agenzia prevede di avviare a breve il monitoraggio specifico di diossine e furani, composti tossici che potrebbero essere stati liberati in atmosfera durante l’incendio. I dati raccolti saranno resi pubblici non appena saranno disponibili e contribuiranno a determinare l’eventuale grado di pericolosità della nube per la salute umana.
I rischi per la salute pubblica
Sebbene al momento non siano stati segnalati casi gravi, l’incendio in un sito chimico comporta sempre un elevato rischio per la salute pubblica. Le sostanze coinvolte potrebbero includere composti volatili e polveri sottili capaci di causare irritazioni respiratorie, allergie, bronchiti e, in presenza di esposizione prolungata, danni più seri all’apparato respiratorio.
La situazione è in costante evoluzione e sarà necessario attendere i risultati ufficiali delle analisi ambientali per comprendere l’entità dell’inquinamento atmosferico generato dal rogo.