La Diocesi ha sottolineato di non voler essere condizionata da illazioni o indiscrezioni, ribadendo che l’unico obiettivo è salvaguardare le attività spirituali e di preghiera del santuario. Sui fatti del 2014, la Chiesa ricorda di essere intervenuta per gli aspetti di propria competenza.
Le parole di Don Vitali
Intervistato da Giallo, Don Gregorio Vitali ha invocato la “giustizia divina” contro chi continua a parlare di lui, citando i Salmi: «Dio fammi giustizia, difendi la mia causa contro la gente spietata». Ha dichiarato che questa storia è stata motivo di profonda sofferenza e ha chiesto il silenzio assoluto sulla vicenda, avvertendo di possibili “conseguenze spirituali” per chi lo coinvolge ancora nel caso.
Nuove testimonianze e accuse
Il settimanale riporta anche la testimonianza di una persona che sostiene di aver subito abusi da bambino proprio nel santuario, invitando altri a rompere il silenzio. Secondo Giallo, già nel 2006 erano arrivate segnalazioni a autorità civili e Vaticano, ma le indagini ecclesiastiche non ebbero seguito. Don Vitali ha sempre negato qualsiasi abuso su minori, ammettendo soltanto un “momento di debolezza” legato alla vicenda estorsiva, e respingendo ogni legame con il delitto Poggi.