Manovra, intesa nel centrodestra sul contributo di banche e assicurazioni: domani Cdm alle 11
Dopo una giornata di tensioni tra Lega e Forza Italia, la maggioranza chiude l’accordo a Palazzo Chigi. Atteso un pacchetto di misure per circa 4,4 miliardi nel 2026 (oltre 11 nel triennio). Domani mattina il Consiglio dei ministri.
Il vertice e la “quadra” politica
Al tavolo convocato dalla premier a Palazzo Chigi, con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, è arrivata l’intesa sulla partita più delicata: il contributo del settore bancario-assicurativo alla legge di Bilancio.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha seguito i lavori in videocollegamento da Washington e, uscendo, ha commentato: «Io credo ai miracoli», segnalando il clima di tregua dopo ore di frizione nella maggioranza.
Cosa prevede l’intesa: più strumenti per lo stesso obiettivo
Dalle ricostruzioni filtra che non ci sarà una sola misura, ma più interventi per centrare il gettito indicato nel Documento programmatico di bilancio: circa 4,4 miliardi nel 2026, replicati nel 2027 e in attenuazione nel 2028, per un totale oltre 11 miliardi sul triennio.
Tra le ipotesi circolate: una leva al 27,5% collegata allo svincolo dei depositi vincolati introdotti dalla norma 2023 in alternativa alla tassa sugli extraprofitti al 40%. Forza Italia rivendica che non si tratti di un prelievo sugli extraprofitti “in senso stretto”. Restano sul tavolo opzioni tecniche (credito d’imposta o imposta ad hoc ridotta) da rifinire con gli operatori.