sabato, Aprile 19

Sebastiano Visintin in Austria mentre è indagato per l’omicidio di Liliana Resinovich: “Vado in bici e mi faccio la sauna”

Oltre al momento dedicato al ciclismo, Visintin ha annunciato che, nel pomeriggio, avrebbe trascorso del tempo in compagnia dei suoi amici, un gruppo di persone con cui condivide una tradizione che dura da oltre 30 anni. Secondo l’uomo, questi amici sono sempre gli stessi e le consuetudini non sono mai cambiate: «Nel pomeriggio farò una sauna con gli amici e poi la cena. Da 30 anni siamo sempre gli stessi amici, facciamo le solite cose, si mangia, si beve…». Tale dichiarazione contribuisce a dare l’immagine di un individuo che, nonostante le gravi accuse a suo carico, cerca di mantenere una normalità e una routine costante nella sua vita quotidiana.

L’indagato ha inoltre aggiunto un commento, apparentemente volto a sdrammatizzare la situazione, affermando che un tuffo in un lago gelato possa migliorare l’umore: «Un tuffo nel lago gelato tira su il morale. Ci sono belle signorine». Queste parole, che possono apparire fuori luogo in un contesto così delicato, sottolineano come Visintin, nonostante l’accusa gravissima, sembri aver adottato un atteggiamento quasi spensierato nei confronti degli eventi.

La Perquisizione e l’Avvio del Procedimento Investigativo

Le autorità, tuttavia, non hanno perso tempo nel proseguire le indagini riguardanti il caso Liliana Resinovich. Martedì sera, la Squadra Mobile si è recata nella residenza di Sebastiano Visintin, situata in via del Verrocchio, dove è stata eseguita una perquisizione durata ben sette ore. Durante questa operazione, gli investigatori hanno esaminato ogni angolo dell’abitazione nella ricerca di elementi utili a ricostruire la dinamica del tragico evento. Secondo quanto riportato, Visintin ha commentato l’operazione in modo piuttosto distaccato, raccontando che, durante il sopralluogo, si era semplicemente seduto sul divano senza rendersi conto delle zone da cui gli agenti avevano esaminato gli ambienti.

Il giorno successivo, mercoledì, gli investigatori avrebbero notificato formalmente a Visintin l’atto d’indagine, segnando così un passaggio cruciale nell’evoluzione del procedimento giudiziario. Attualmente, egli risulta essere l’unico individuo indagato nel caso, sotto la guida della pm Ilaria Iozzi, che ha preso il posto della precedente procuratrice Maddalena Chergia. Questo cambio nella direzione delle indagini ha portato a una serie di nuovi approfondimenti, con l’obiettivo di fare chiarezza su una vicenda che ha già attirato molta attenzione mediatica.

La Svolta Investigativa e l’Importanza della Consulenza Medico Legale

Uno degli aspetti fondamentali che ha contribuito a modificare l’orientamento delle indagini è rappresentato dal parere dei consulenti medico-legali incaricati dall’ufficio della Procura. In particolare, la consulenza affidata a Cristina Cattaneo, completata con le firme dei colleghi Biagio Eugenio Leone e Stefano Tambuzzi, nonché dell’esperto entomologo Stefano Vanin, ha giocato un ruolo determinante. Il riscontro delle analisi tecnico-scientifiche ha infatti evidenziato elementi che mettevano in discussione l’ipotesi del suicidio, orientando invece gli investigatori verso la possibilità di un omicidio.

Questa nuova luce gettata sui fatti ha reso ancora più urgente il riesame di ogni singolo dettaglio legato alla morte di Liliana Resinovich, spingendo le autorità ad allargare la rete investigativa e a esaminare con maggior rigore ogni testimonianza e ogni prova emersa nei giorni scorsi. La consulenza medico-legale, insomma, ha rappresentato un punto di svolta nelle indagini, fornendo gli elementi fondamentali per orientare il procedimento verso una ricostruzione più accurata degli eventi.

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