Una direzione investigativa difficile da decifrare
Tra gli interrogati figura anche Marco Poggi, fratello della vittima, che sarà ascoltato nella città di Venezia, dove attualmente risiede. La sua audizione potrebbe servire a chiarire alcuni punti oscuri emersi durante la recente riapertura delle indagini.
La situazione resta però nebulosa. Al momento non esiste alcun elemento che colleghi direttamente Stasi a Sempio, né ad altre persone che, in passato, erano state marginalmente coinvolte o menzionate nei media. Tra queste, le gemelle Paola e Stefania Cappa, già salite alla ribalta anni fa per via di un fotomontaggio compromettente legato alla scena del crimine.
Oggi, le sorelle Cappa tornano nell’occhio del ciclone: centinaia di messaggi acquisiti agli atti sembrano rilanciare l’ipotesi che “Stasi sia stato incastrato”. Un’affermazione pesante, che se confermata, potrebbe ribaltare clamorosamente il quadro accusatorio definito nel 2015.
Le intercettazioni e le nuove prove
Un altro elemento che complica la vicenda sono i vocali inviati da Paola Cappa a Francesco Chiesa Soprani, ex manager dello spettacolo, risalenti al periodo immediatamente successivo al prelievo del DNA a Sempio. In una di queste registrazioni, Paola contraddice la versione della sorella Stefania, gettando ulteriori ombre su quanto raccontato in passato.
Soprani, da parte sua, ha dichiarato pubblicamente di ritenere Alberto Stasi innocente, ma ha preferito non pronunciarsi su chi potrebbe essere il vero colpevole. Tuttavia, ha promesso di collaborare con la magistratura, dichiarandosi pronto a fornire tutto il materiale in suo possesso alla Procura, qualora venisse richiesto.
Una possibile svolta nelle indagini?
L’autorizzazione a proseguire con nuove analisi genetiche su reperti già acquisiti in passato rappresenta un possibile segnale che gli inquirenti abbiano nuove carte da giocare. Si ipotizza la presenza di una testimonianza chiave, oppure di una nuova intercettazione ambientale in grado di rimettere in discussione le certezze del processo passato.
Resta da capire se questo basti per riaprire ufficialmente il caso e dare eventualmente il via a un nuovo processo, oppure se si tratti solo di un’ultima, disperata ricerca della verità da parte di chi non ha mai smesso di credere nell’innocenza di Stasi.