La notizia ha scosso profondamente il mondo dell’Arma. Vincenzo Incampo, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri, ha dichiarato: «Laura era una giovane carabiniera di grande valore, stimata per la sua professionalità, il senso del dovere e l’impegno quotidiano nella tutela del territorio e della legalità. La sua morte rappresenta una perdita dolorosa per tutta la comunità dell’Arma».
Nel messaggio, il sindacato ha voluto porre l’accento su un tema delicato: il benessere psicologico del personale. «In attesa che le autorità chiariscano le circostanze dell’accaduto – ha aggiunto Incampo – rinnoviamo l’impegno per garantire più sostegno a chi indossa la divisa, affinché nessun collega si senta mai solo di fronte alle difficoltà».
Un problema che scuote l’Arma: il precedente e le parole del generale Oresta
Il suicidio di Laura segue di poche settimane quello di Beatrice Belcuore, carabiniera di 25 anni trovata morta a Firenze. Due episodi che riaccendono i riflettori sul drammatico problema del disagio psicologico tra le forze dell’ordine. Proprio il generale Pietro Oresta, recentemente rimosso dalla Scuola Allievi e Marescialli di Firenze, aveva sottolineato nel suo discorso inaugurale: «Ricordatevi che il vostro benessere e quello dei vostri familiari è superiore a qualunque istruzione o procedura».
Un appello contro lo stigma
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ha ribadito la necessità di potenziare i servizi di supporto psicologico, superando lo stigma che ancora oggi accompagna le richieste di aiuto. «Alla famiglia di Laura, ai suoi colleghi e a tutti coloro che le hanno voluto bene va il nostro pensiero più sincero e la massima vicinanza in questo momento di immenso dolore» si legge nella nota ufficiale.
Il caso rimane avvolto nel mistero: gli inquirenti stanno ricostruendo le ultime ore della giovane per comprendere se dietro la tragedia possano esserci problemi personali o legati al lavoro. L’autopsia sarà decisiva per chiarire alcuni aspetti e per mettere un punto fermo su una vicenda che ha scosso profondamente l’intera comunità dell’Arma e il Paese.